<<Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono
un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci
sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino
non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il
paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice.
In moto la cornice non c’è più. Hai un contatto completo con
ogni cosa. Non sei più uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di
presenza è travolgente. È incredibile quel cemento che sibila a dieci
centimetri dal tuo piede, lo stesso su cui cammini, ed è proprio lì, così
sfuocato eppure così vicino che col piede puoi toccarlo quando vuoi – un’esperienza
che non si allontana mai dalla coscienza immediata.>>
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